Carlo Siviero nacque al Napoli il 22 luglio 1882. A 16 anni, andando
contro il parere del padre che lo voleva laureato in Lettere iniziò gli studi
serali di pittura sotto la guida di Tommaso Celentano. In seguito, frequentando
gli ambienti artistici di Napoli incontrò personaggi del calibro di Vincenzo
Gemito, Antonio Mancini, Francesco Paolo Michetti.
Nel 1899 si iscrisse all' Accademia delle Belle Arti di Napoli. Due anni dopo
si trasferì a Roma dove frequentò la Scuola Libera del Nudo. Nel 1903 a Napoli
partecipò alla Mostra della Promotrice "Salvator Rosa". Due anni dopo replicò
nello stesso luogo e ottenne un buon successo esponendo ritratti e paesaggi. Nel
1906 espose alla Mostra degli "Amatori e Cultori" di Roma e un anno dopo alla
Esposizione Nazionale di Milano.
Nel 1907 si recò per la prima volta a Capri ed ebbe inizio il grande amore
per questa isola i cui fantastici paesaggi divennero la principale fonte di
ispirazione artistica. A Capri conobbe Gorki durante il suo esilio. Nel 1908
aprì uno splendido studio a Roma in Via Vittoria Colonna. Gli anni seguenti
furono intensissimi: fu premiato alla Esposizione Internazionale di Rimini e due
suoi dipinti furono accettati alla Biennale di Venezia. Espose a Parigi, a Roma,
a Monaco di Baviera, Barcellona venendo in contatto con grandi artisti di tutta
Europa, compì viaggi di lavoro in Belgio, Lussemburgo, Olanda dove tenne una
Personale all' Aja del 1911. All' estero gli artisti godevano di maggior
considerazione e le avanguardie artistiche europee di quegli anni lo
contagiarono distaccandolo dall' ambiente di Napoli. A Parigi conobbe fra gli
altri Matisse e fece parte del circolo culturale dell' Apollinaire. Il contatto
con gli impressionisti olandesi e i grandi ritrattisti inglesi portò lo stile
di Siviero a completa maturazione tuttavia non cambiò radicalmente la sua
visione artistica.
Nel 1919 fu nominato Accademico di S. Luca. Entrò nel consiglio della Società
Amatori e Cultori di Belle Arti e , come critico d' arte, collaborò con i
principali giornali italiani. Nel 1921 fu eletto presidente della Regia
Accademia di S. Luca e nel '22 fu eletto membro del Consiglio Superiore delle
Belle Arti. Da queste cariche fu costretto a dimettersi dall' avvento del
Fascismo, in seguito venne reintegrato presidente dell' Accademia di S. Luca,
carica che mantenne fino alla sua morte.
Nel '23 eseguì il ritratto di Iolanda di Savoia e ottenne un grande successo
con la Personale alla galleria Corona di Napoli.Nel 1930 accettò, dopo lunghe
insistenze, la cattedra di pittura presso l' Accademia di Napoli di cui divenne
in seguito direttore. Nel 1935 amareggiato da i continui attacchi provenienti
dai giovani pittori del "Sindacato Fascista", Siviero chiese ed ottenne il
trasferimento all' Accademia di Roma.
Tuttavia le divergenze con il nuovo presidente dell' Accademia lo costrinsero a
presentare più volte le dimissioni che furono respinte. Fu licenziato alla fine
del 1039. Durante l' insegnamento la sua produzione pittorica ebbe una notevole
riduzione. Tuttavia alla biennale del '30 presentò due opere, alla quadriennale
romana del '36 due sculture e alla Personale tenuta a Milano nel 1942 presentò
ben ottantatre opere. Nel 1945 riscosse un grande successo con una Personale a
Napoli. Nel 1950 pubblicò il volume "Questa era Napoli" in cui rese omaggio
all' ambiente artistico napoletano della fine dell' 800. Nel '51 si recò in
Brasile dove eseguì numerosi ritratti. Nel '52 presentò tre dipinti ed una
testa in cera alla Quadriennale di Roma. Nel 1953 espose a Roma ed organizzò la
"Rassegna delle Arti Figurative" alla Mostra d' Oltremare a Napoli impegnandosi
allo stremo delle forze e riscuotendo ovazioni ufficiali per il suo operato.
Morì a Capri l' 11 settembre dello stesso anno.
Opere del Maestro (dall' alto in basso): Autoritratto (Uffizi Firenze), Donna
sulla sdraio (coll. privata), Porta del giardino (coll. privata), Ritratto di
Vincenzo Gemito (coll. privata), Vaso di fiori (coll. privata), Lago di
Bracciano (coll. privata).
Bibliografia: Mario de Nicolais, "CARLO SIVIERO", Società Editrice Napoletana.